[okfn-it] Impressioni da OGDC 2011

Vittorio Alvino vitalvin a gmail.com
Lun 24 Ott 2011 12:08:43 UTC


Caro Lorenzo,
ogni giorno immaginiamo cosa si potrebbe fare di più per migliorare e
rinnovare non solo openParlamento, lanciare come si deve openBilanci,
openMunicipio, ma anche aprire altri nuovi fronti a cui si deve rinunciare.
Basterebbe, per fare la differenza con openParlamento, anche solo la metà
dell'indennità annua di un consigliere provinciale, senza scomodare i
bilanci di Camera e Senato, dico sul serio! In questo frangente
entusiasmante per l'opendata in Italia la questione delle risorse è, dal
nostro punto di vista, centrale.

Si è riusciti nell'impresa di suscitare una certa attenzione, a far muovere
i primi passi di qualche amministrazione, ora, oltre a spingere perché tutto
questo vada avanti, occorrono strategie per reperire risorse necessarie a
sostenere la realizzazione e la gestione delle applicazioni. Ossia di quegli
attrezzi utili che, in quanto tali, parlino da soli del senso dell'apertura.
E queste cose - lo sappiamo tutti - richiedono  investimenti, mirati,
assolutamente selettivi e quindi tutt'altro che ingenti, ma affidabili e per
un orizzonte temporale di 2-3 anni almeno. Altrimenti, temo, si andrà verso
il velleitario.

Servono strategie per sviluppare più modelli che coesistano in fase come
questa, necessariamente sperimentale. Da noi non c'è - almeno noi non
l'abbiamo incontrato - il mecenatismo che nei paesi anglosassoni sostiene
copiosamente in questo settore le esperienze no profit. Nè la sensibilità
per i temi della trasparenza e apertura dei dati è così diffusa da attrarre
contributi, anche piccoli, dei singoli - i nostri tentativi, magari
maldestri, hanno prodotto risultati poco incoraggianti anche nella super
nicchia degli addetti ai lavori.

Quindi bene wikitalia, se si riuscirà a motivare le aziende private ad
investire, ma bene anche tentare di coinvolgere le amministrazioni e i
cittadini stessi nel rendere sostenibile e vitale qualcosa che dimostri di
generare beni e processi vantaggiosi per tutti, vedi come spunto
appsforitaly.
Essenziale, soprattutto, fare un lavoro comune tra tutti noi, sostenendo il
confronto su un'economia dei dati aperti e della trasparenza di qui in
avanti nel nostro paese.

ciao
Vittorio


Il giorno 24 ottobre 2011 11:38, Lorenzo Benussi <lorenzo.benussi a top-ix.org
> ha scritto:

>
> A questo proposito prima di me presentavano un gruppo di ragazzi portoghesi
> (https://demo.cratica.org/) che ha rifatto alcuni elementi del sito del
> parlamento Portoghese, migliorandone le interfacce per incrementare
> l’interazione con i cittadini.  È assurdo che gente così non sia pagata. Tra
> l'altro si trattava di ragazzi giovani dalle cui risorse dipende il futuro
> di quel paese.
> Immaginate cosa potrebbe fare Open Parlamento se avesse anche solo la metà
> che budget impiegato oggi nel sito ufficiale del parlamento italiano. La
> stessa cosa vale per Open Bilancio che venerdì al camp ha scatenato gli
> entusiasmi della platea. Spero di non offendere nessuno - open parlamento è
> fantastico anche così - e forse è un esempio non del tutto calzante, ma
> chiarisce il punto: se da questo movimento nascono competenze in grado di
> migliorare veramente le cose sono convinto debbano essere valorizzate.
>
>
>
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