[okfn-it] Enel: gli Open Data che non sono open

Maurizio Napolitano maurizio.napolitano a okfn.org
Mar 23 Ago 2011 09:37:59 UTC


> Credo sia importante non accorpare questa iniziativa con quelle relative
> ai dati delle pubbliche amministrazioni (ENEL non lo è), e al tempo
> stesso ribadire che con quella licenza non sono open data in nessun
> modo.

Su quello che dici è importantissimo questo aspetto che ENEL non è una
P.A.
Tra l'altro ogni tanto mi girano pure nel mondo sportivo dove, fra
selezioni per trovare i talenti per le nazionali, le federazioni
iscritte al CONI hanno tonnellate di dati interessanti sulla popolazione
che rimangono però confinati nei loro archivi...
Ma questa è un altra storia :)


> Riguardo all'utilizzo di Creative Commons 3.0, la questione è più
> complessa, ma non mi sembra il punto principale (che dire allora di
> ISTAT?).

Su questo bisognerebbe sentire ISTAT e gente di Creative Commons.
In ogni caso il concetto di attribuzione puo' rientrare nei diritti
morali (rientrando nel concetto di diritto di paternita') e quindi
Creative Commons o altro, non cambia.

È indubbio però che, con quella licenza, non si protegge una mazza.

Anche a OKCon è stato dichiarato da un rappresentate di Creative
Commons stessa ed hanno dichiarato che a settembre si studierà il
problema e si troverà una soluzione che sarà applicata nella versione
4.0.


>> decisamente non open. le cose sono chiarissime: al di là
>> dell'interpretazione e delle direttive recepite senza opportuna
>> regolamentazione in Italia.

come ricorda Steko pero' ENEL è una azienda privata.

>> La questione è: o facciamo sul serio e dichiariamo open dati secondo
>> TUTTE le specifiche open data, oppure stiamo parlando di cose
>> differenti. ma sarebbe deleterio continuare nella
>> disinformazione/confusione

Concordo pienamente, e, pertanto, ogni volta che qualcuno usa il
termine in maniera inopportuna va segnalato.
La segnalazione pero' deve essere educata, chiara e sintetica.
Non dobbiamo mettere al rogo nessuno.
Il messaggio di ENEL è chiaro e arrabbiarsi non fa bene.
Prendiamola come una svista, come un qualcosa che non torna,
tentiamo un approccio gentile e se poi ci ascoltano bene, e se non
ci ascoltano, cominciamo a fare una sorta di "classifica" da chi
fa bene opendata, a chi lo fa male.

>> ti sostengo in pieno. occorre fare chiarezza, e che soprattutto non si
>> spacci per open data quello che è solo dato disponibile ad un certo
>> uso ma chiuso per un altro.

GREAT!





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