[okfn-it] i dati geografici pubblici open per legge

eleonora.bassi a unito.it eleonora.bassi a unito.it
Dom 16 Set 2012 06:41:56 UTC


A rileggere la norma noterei che:
la dicitutura "tutti i dati e le informazioni, acquisiti
dal suolo, da aerei e da piattaforme satellitari
nell'ambito di attivitā finanziate con risorse pubbliche,
sono resi disponibili per tutti i potenziali utilizzatori
nazionali, anche privati, nei limiti imposti da ragioni di
tutela della sicurezza nazionale" vuol risolvere il
problema dei destinatari della norma (soggetti che
raccolgono dati nell'ambito di attivitā finanziate con
risorse pubbliche), ma mi sembra creare problemi sul piano
della titolaritā e della disponibilitā.
Es: se io ho acquisito un dato non č detto che ne sia
titolare e possa disporne; potrebbero esseri diritti
di proprietā intellettuale sui dati o sulle bache dati che
ne limitino la disponibilitā.
La norma nulla dice sulla titolaritā (che in termini
pratici vuol dire: qual č l'ente, l'ufficio, il dirigente,
il respondabile del procedimento, etc che ha la
responsabilitā dell'apertura?) e non fa salvi eventuali
diritti di proprietā intellettuale.
Mi pongo falsi problemi?

ciao
eleonora

>
>
> ------------------ Messaggio originale -------------------
> Oggetto: Re: [okfn-it] i dati geografici pubblici open per
> legge
> Da:      a.furieri a lqt.it
> Data:    Gio, 13 Settembre 2012, 5:50 pm
> A:       okfn-it a lists.okfn.org
> ----------------------------------------------------------
>
> On Thu, 13 Sep 2012 16:06:32 +0200, Stefano Costa wrote:
>> Mi domando se i problemi che evidenzi non siano frutto
>> della
>> necessitā
>> di "fotografare" lo stato di fatto - in cui molti enti a
>> diversi
>> livelli si occupano di dati territoriali (facendosi
>> anche promotori
>> di
>> open data, penso alle regioni). In altre parole, il
>> decreto affronta
>> una materia che non č "terra di nessuno".
>>
>
> personalmene credo che questa sia l'ambiguita' maggiore:
> abbiamo
> palesemente
> a che fare con una situazione molto variegata, a macchie
> di leopardo.
> alcune Amministrazioni si sono lodevolmente spinte molto
> avanti, altre
> sono
> in posizione molto arretrata.
> l'impressione e' che la nuova normativa si limiti un po'
> pilatescamente
> a sovrapporre entrambi i contesti (appunto, come dice bene
> Stefano e'
> una "fotografia" dell'esistente).
> magari qualche direttiva di indirizzo (anche futuribile e
> di lungo
> periodo)
> ma un po' piu' esplicita avrebbe aiutato a dare un quadro
> di
> riferimento
> meglio definito e piu' certo.
>
>
>> Sul fatto che "non devono derivare nuovi o maggiori
>> oneri per la
>> finanza pubblica" non ci trovo niente di strano, e potrā
>> correggermi
>> chi ha maggiore esperienza nel settore ma credo sia una
>> formula
>> standard (almeno di questi tempi).
>>
>
> spesso gli introiti che derivano dalla vendita dei
> datasets sono
> solo apparenza; non di rado i costi burocratici di incasso
> e gestione
> superano gli incassi.
> il costo reale dei datasets geografici (ingente) e' quello
> di
> produzione
> (rilievi, digitalizzazione etc); ma viene comunque gia'
> coperto a
> carico
> della fiscalita' generale, visto che si tratta di
> attivita'
> istituzionali
> che l'Ente deve comunque svolgere per finalita' proprie
> (gestione del
> territorio, repressione degli abusi edilizi, protezione
> civile etc)
>
> il costo di distribuzione in genere e' marginale: dopo
> tutto se il
> dataset e' gia' disponibile, basta semplicemente attivare
> un banale
> server che supporti i servizi di consultazione e download
> (piu' o
> meno sempre gli stessi per tutti i datasets; per fortuna i
> dati
> geografici sono fortemente standardizzati).
>
> insomma, la dove ci sia veramente una volonta' chiara di
> pianificare
> il rilascio Open Data di tutti i datasets che vengono via
> via prodotti
> all'interno della normale filiera di lavoro, il requisisto
> "senza
> maggiori oneri" non pare affatto un obbiettivo
> irraggiungibile.
> qualche (modesto) onere extra ci sara' sicuramente; ma e'
> anche facile
> dimostrare che i benefici ed i risparmi che si possono
> ottenere da una
> migliore e piu' razionale organizzazione superano
> largamente i costi.
>
>
>> Diciamo che quel testo dā modo a chi vuole fare o sta
>> giā facendo di
>> rafforzare le iniziative. E come rilevi giustamente, da
>> un decreto
>> legge ci aspettiamo una capacitā di incidere decisamente
>> maggiore.
>>
>
> sostanzialmente, concordo: chi gia' aveva voglia di fare
> ora potra'
> probabilmente muoversi con maggiore facilita'.
> ma chi "non ha orecchie per intendere" non riceve nessuno
> sprone.
>
> ciao Sandro
>
> --
> Il messaggio e' stato analizzato alla ricerca di virus o
> contenuti pericolosi da MailScanner, ed e'
> risultato non infetto.
>
>
> _______________________________________________
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> okfn-it a lists.okfn.org
> http://lists.okfn.org/mailman/listinfo/okfn-it
>
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