[okfn-it] i dati geografici pubblici open per legge

a.furieri a lqt.it a.furieri a lqt.it
Gio 13 Set 2012 15:50:32 UTC


On Thu, 13 Sep 2012 16:06:32 +0200, Stefano Costa wrote:
> Mi domando se i problemi che evidenzi non siano frutto della 
> necessitā
> di "fotografare" lo stato di fatto - in cui molti enti a diversi
> livelli si occupano di dati territoriali (facendosi anche promotori 
> di
> open data, penso alle regioni). In altre parole, il decreto affronta
> una materia che non č "terra di nessuno".
>

personalmene credo che questa sia l'ambiguita' maggiore: abbiamo 
palesemente
a che fare con una situazione molto variegata, a macchie di leopardo.
alcune Amministrazioni si sono lodevolmente spinte molto avanti, altre 
sono
in posizione molto arretrata.
l'impressione e' che la nuova normativa si limiti un po' pilatescamente
a sovrapporre entrambi i contesti (appunto, come dice bene Stefano e'
una "fotografia" dell'esistente).
magari qualche direttiva di indirizzo (anche futuribile e di lungo 
periodo)
ma un po' piu' esplicita avrebbe aiutato a dare un quadro di 
riferimento
meglio definito e piu' certo.


> Sul fatto che "non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la
> finanza pubblica" non ci trovo niente di strano, e potrā correggermi
> chi ha maggiore esperienza nel settore ma credo sia una formula
> standard (almeno di questi tempi).
>

spesso gli introiti che derivano dalla vendita dei datasets sono
solo apparenza; non di rado i costi burocratici di incasso e gestione
superano gli incassi.
il costo reale dei datasets geografici (ingente) e' quello di 
produzione
(rilievi, digitalizzazione etc); ma viene comunque gia' coperto a 
carico
della fiscalita' generale, visto che si tratta di attivita' 
istituzionali
che l'Ente deve comunque svolgere per finalita' proprie (gestione del
territorio, repressione degli abusi edilizi, protezione civile etc)

il costo di distribuzione in genere e' marginale: dopo tutto se il
dataset e' gia' disponibile, basta semplicemente attivare un banale
server che supporti i servizi di consultazione e download (piu' o
meno sempre gli stessi per tutti i datasets; per fortuna i dati
geografici sono fortemente standardizzati).

insomma, la dove ci sia veramente una volonta' chiara di pianificare
il rilascio Open Data di tutti i datasets che vengono via via prodotti
all'interno della normale filiera di lavoro, il requisisto "senza
maggiori oneri" non pare affatto un obbiettivo irraggiungibile.
qualche (modesto) onere extra ci sara' sicuramente; ma e' anche facile
dimostrare che i benefici ed i risparmi che si possono ottenere da una
migliore e piu' razionale organizzazione superano largamente i costi.


> Diciamo che quel testo dā modo a chi vuole fare o sta giā facendo di
> rafforzare le iniziative. E come rilevi giustamente, da un decreto
> legge ci aspettiamo una capacitā di incidere decisamente maggiore.
>

sostanzialmente, concordo: chi gia' aveva voglia di fare ora potra'
probabilmente muoversi con maggiore facilita'.
ma chi "non ha orecchie per intendere" non riceve nessuno sprone.

ciao Sandro

-- 
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