[okfn-it] Richiesta di Open Data sulla scuola
M. Fioretti
mfioretti a nexaima.net
Mar 3 Gen 2012 23:44:42 UTC
On Tue, Jan 03, 2012 20:02:24 PM +0100, titti cimmino wrote:
> Fra l'altro, essere open data significa essere dati grezzi. Se i
> dati in questione sono dati relativi alla scuola nel suo
> complesso (indirizzo, numero di laboratori, palestre eccetera)
> non c'è mica bisogno di andare più in dettaglio per dire che
> sono o non sono open data, no?
>
> non mi trovi per nulla d'accordo :) qualità è open data ( e vice-versa) su
> tutti i fronti: sappi che i questionari INVALSI sono corredati di altri
> questionari che vanno a "sondare" la questione palestre/laboratori/biblioteche/
> libri et similia.
>
> O facciamo sul serio, oppure diventa l'ennesimo motivetto si cui si ingenera
> altra confusione.
>
> Sorry, ma io le cose a metà non le gradisco.
e a me qui l'unico motivetto che genera confusione sembra questo delle
"cose a metà".
Primo: Open Data Manual alla mano (1), se tutto il dataset di Scuola
in chiaro diventa disponibile con le caratteristiche di
availability, access, reuse, redistribution e universal
participation, che è quello che ho chiesto io in quel post, nè
più nè meno, allora quel particolare dataset E' open data. Per
definizione (non mia)
Secondo: (cfr anche il commento che ho appena aggiunto al mio post)
chi l'ha detto che se quel dataset diventa Open Data non si
deve fare più niente, che ci si dovrebbe accontentare, che
bisogna accontentarsi delle cose a metà eccetera? Io no di
certo. Perché mi si sta rimproverando questo? Dove sta scritto
nella, mia richiesta di oggi di pubblicare come Open Data una
lista di (fra l'altro) quali scuole hanno laboratori palestre o
biblioteche, che se me la danno rinuncerò a chiedere anche i
dati INVALSI o di altra fonte relativi a quelle stesse
strutture?
Terzo: se in quell'articolo avessi fatto tutti questi bei discorsi di
principio (che, ripeto, condivido), l'unico risultato che avrei
ottenuto sarebbe stato far ignorare completamente la richiesta,
perché a sentir dire di non fare le cose a metà si sarebbero
chiusi tutti a riccio, dal MIUR ai sindacati degli insegnanti,
con la scusa della privacy, dei costi e chissà cos'altro.
Così come l'ho posta invece la questione è molto più appetibile
per il genitore medio italiano (=creazione di massa critica) E
molto più difficile da ignorare per il MIUR senza fare figure
barbine. Se riceverà la massima esposizione possibile in tempi
brevi, anzichè dotte disquisizioni, ovviamente.
Marco
(1) http://opendatamanual.org/what-is-open-data/what-is-open-data.html
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